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Posted by on Gen 29, 2017 in Sport | 0 comments

Tiro con Arco a Cavallo

 

L’evoluzione dell’arco si confonde con la storia dell’uomo. Si tratta infatti, di uno dei più antichi strumenti creati per la caccia, la difesa e la guerra. Era un’arma di impatto impiegata per rompere le linee nemiche in carica, così come lo divenne la cavalleria. La fusione delle due azioni, diede origine alla capacità di colpire e allontanarsi rapidamente, gettando il nemico nel caos.

Maestri in questo furono gli Unni che nel 400 d.C. introdussero la staffa, consentendo ai cavalieri di sollevarsi sui piedi, ottenendo un buon assetto per scagliare frecce al galoppo. L’armoniosa unione tra l’antica tradizione del tiro con l’arco e la nobile arte equestre dà vita ad una disciplina affascinante in grado di stimolare ai massimi livelli la concentrazione, il movimento e l’equilibrio.

Noi abbiamo voluto provare tutto questo.

Nel centro ippico di RomaTrec, a Castel di Guido, con il supporto di Riccardo e Monica istruttori e responsabili della struttura affiliata alla FITETREC ANTE, siamo saliti in groppa ad Alloro, cavallo baio dal carattere mite, perfetto per le prove di tiro con arco.

Il bersaglio era posto al centro del galoppatoio ad una distanza di circa venti metri. Non avendo noi alcuna conoscenza nel cavalcare, Alloro era tenuto alla briglia e al passo. Tuttavia dopo i primi tentativi per prendere le misure, si è passati al galoppo, lasciandolo, successivamente, a briglie sciolte. Le frecce hanno sempre raggiunto il bersaglio collezionando anche alcuni centri perfetti, motivandoci ulteriormente.

Sensazioni?

Uniche! All’inizio è un po’ sconcertante muoversi non usando i propri arti e la direzione presa non è esattamente quella che pensavi. Dopo i primi passi inizi a sentire il movimento naturale, la schiena non è più un tronco poggiato sul dorso di Alloro e i muscoli delle gambe stringono i fianchi del cavallo con un senso di sicurezza.  Vedi il bersaglio scorrere lungo la tua sinistra, i gesti che seguono sono spontanei: sono anni che li compi. Sollevi l’arco, trazioni la corda, espiri l’aria dai polmoni, trattieni il respiro e ti accorgi che il Mondo continua a sobbalzare mentre il bersaglio appare come una palla multicolore che rimbalza su e giù.  Hai ancora pochi secondi prima di perdere l’allineamento e qui interviene l’Istinto che ti aiuta a scegliere l’istante esatto per scoccare la freccia. Lo “Stock” che segue ti riempie di gioia, il bersaglio è centrato e poco importa che non sia giallo, la freccia non è nella rena, ne tra il fogliame del bosco retrostante, ma è sul bersaglio. Non più di due respiri e subito fremi dalla voglia di ripeterti, sapendo che il colpo successivo sarà migliore. Il cavallo gira, tu segui con lo sguardo il bersaglio ed ecco di nuovo l’Istinto e centro, più bello, più esaltante di prima.

E’ indescrivibile la gioia di cavalcare, per alcuni di noi per la prima volta, unita alla passione dell’arco. Indubbiamente un esperienza che approfondiremo, questa nuova avventura è solo l’inizio.

 

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