Antica Canale Monterano la storia
Antica Canale Monterano: cos’era, cos’è.
La nascita di Canale Monterano è antica quanto la forra tufacea che la circonda, e profonda quanto gli strati di reperti archeologici partendo da un villaggio in epoca del bronzo, seguita dagli etruschi, romani, bizantini e via via fin quasi ai giorni nostri. Il suo nome è legata Alla collina su cui sorge Monterano, consacrata dagli Etruschi al dio dell’oltretomba Manth (in latino Mantus) naturalizzato in Manturianum/Manturanum durante la dominazione romana.
E’ stato, un importante sito di transito tra sud e nord lungo la antica via commerciale che prese il nome di via Clodia dal console Clodio che nel III secolo a.C. che la ampliò e pavimentò.
Il traumatico passaggio dall’ impero romano al medioevo non intaccò la sua importanza commerciale nello scambio di zolfo e altri minerali delle vicine miniere.
Fu inclusa nell’Impero bizantino come ducato fino al 752 quando entrò nel patrimonio di S. Pietro, primo nucleo dello Stato Pontificio, passò quindi di feudo in feudo degli Anguillara, dei Colonna, degli Orsini e infine degli Altieri. Alla fine del XVIII con la carenza di richieste di zolfo, il dilagarsi della malaria e per ultimo la devastazione dell’esercito borbonico a seguito della loro ritirata, il borgo e il castello furono abbandonati consegnando la radura al fascino che la Natura gli ha attribuito oggi.
Infatti, la conca in cui sorge il borgo, le rovine del castello e della chiesta di san Bonaventura rendono il luogo molto suggestivo e scenario ideale per set cinematografici (“Il marchese del Grillo”, “Ben Hur”, “Guardie e ladri”, tanto per citarne qualcuno).
Evento Antica Canale Monterano
In questa meravigliosa cornice si svolgerà l’evento della “Rinascita del Feudo” il 19 e 20 maggio.
I visitatori entrando dall’unico accesso, a ridosso dell’antico acquedotto, si sentiranno riportare indietro nel tempo e potranno passeggiare nelle vie del borgo, dove, ogni angolo, nelle grotti tra le rovine delle antiche case, saranno allestite a festa dalla contrada di appartenenza che riproporrà lo spirito di fermentazione e trepidazione che si respirava all’interno di ogni singolo castelletto nei giorni che anticipano il giorno del grande torneo.
Fino a sera le Giornate Medioevali daranno la possibilità ai visitatori più audaci di partecipare ai tradizionali giochi popolari a premi, e a quelli dall’istinto più strategico tornei di giochi da tavola come gli scacchi. Il tutto arricchito dalle esibizioni e gli spettacoli, dei musici, i duelli degli spadaccini, gli sbandieratori e i cavalieri.
Nel pianoro antistante la chiesa di San Bonaventura del Maestro Gian Lorenzo Bernini, saranno adibite delle zone d’ombra per il riposo dei visitatori che giungano da più lontano e un’area per bambini in cui i più piccini potranno giocare con gli antichi giochi dell’epoca e assistere agli spettacoli del burattinaio da Monterano.
E ripagata sarà l’attesa, nel pomeriggio delle due giornate, per tutti coloro che vorranno assistere ai giochi sabato: la gara di tiro con arco in costume storico, il Palio delle contrade nell’edizione straordinaria della “Corsa del Bigonzo”, e la domenica: torneo di scherma, il “Cencio” scontrandosi nel palio la “Presa della Torre, a cui assisterà il duca di Monterano e tutta la sua famiglia.