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Posted by on Set 26, 2017 in Approfondimenti | 0 comments

Guglielmo I il Conquistatore

Guglielmo I il Conquistatore

Guglielmo I il Conquistatore fu un paradosso araldico per tutta la vita e parimente i suoi discendenti per i tre secoli successivi. Fu per discendenza duca di Normandia, vassallo del re di Francia, e dal 1066, per conquista, anche re di Inghilterra. La vita di quest’uomo è  leggendaria tra colpi di fortuna e abilità fonda un regno con astuzia e tenacia.

Guglielmo nacque a Falaise 8 novembre 1028 (+Rouen, 9 settembre 1087) unico figlio del quarto Duca di Normandia, Roberto I il Magnifico e di Herleva di Falaise, figlia di Fulberto, cameriere del duca. Figlio di un unione considerata illegittima dalla Chiesa fu per anni soprannominato il Bastardo. Nacque tra le tende del campo di battaglia delle truppe del padre schierate contro lo zio Riccardo III, in disputa per la supremazia di alcune aree del Maine. Controversie che si trascinava da anni finché, improvvisamente, Riccardo III morì, presumibilmente avvelenato (Rouen 1028). La morte dello zio proiettò ombre sulla condotta del padre che trasse i maggiori benefici.

Nel 1034, Roberto decise di partire per un pellegrinaggio in Terra Santa, le male lingue lo giustificarono come assoluzione per la morte del fratello. Nonostante avesse solo 25 anni e godeva di piena salute, per via dei i rischi, gli fu imposto di eleggere un successore. Figli naturali non ne aveva e la scelta ricadde su Guglielmo il bastardo.

La decisione fu imposta ai vassalli, che siglarono un documento spedito al re di Francia Enrico I. Il re, non essendoci contrasti, non vide altra via che dare il suo assenso.

Il viaggio di Roberto fu periglioso e lungo ma si concluse con successo e la visita dei luoghi sacri, tuttavia, sulla via del ritorno si ammalò e morì a Nicea.

Guglielmo divenne duca alla sola età di 8 anni, supportato da quattro tutori anch’essi scelti da Roberto I. Il giovane duca dovette affrontare immediatamente la sommossa dei suoi feudatari, che fortunatamente, non si unirono mai,permettendogli di affrontarli uno alla volta. Una ribellione che si protrasse fino al 1047 quando fu soppressa l’ultima sacca di resistenza.

Guglielmo, ormai ventenne, è un giovane valoroso e ardimentoso ma anche astuto stratega come dimostrònel 1048, quando interviene in sostegno di Enrico I in lottacon il conte d’Angiò, Goffredo II Martello, inanellando una serie di grandi vittorie e ampliando i suoi domini.

Nel 1051 Guglielmo si reca in Inghilterra da suo cugino re Edoardo I il Confessore (nipoti di Riccardo I di Normandia) prendendo il primo contatto con il suolo britannico.

Nel 1053 sposa la cugina Matilde delle Fiandre (10321083) a dispetto del divieto papale del matrimonio tra consanguinei (papa Leone IX) e ricevendo la scomunica dell’arcivescovo di Rouen Mauger. Tuttavia nel 1055 Mauger, fu deposto, con un concilio convocato da Guglielmo stesso per via dei suoi costumi libertini. Solo con la nomina di papa Nicola II (1059), la coppia fu riconosciuta come ufficialmente sposata con la sola penitenza di fondare due monasteri.

Il matrimonio rinsaldò i legami tra i due principati più potenti del nord Europa, mettendo in allarme Enrico I, tanto che invase la Normandia due volte nel 1054 e 1058 subendo due pesanti sconfitte. Durante le trattative di pace, Enrico I morì, liberando il campo a Guglielmo, in quanto i successori guerreggiarono tra loro,approfittandone per consolidare e ampliare i suoi domini nel Maine.

Il 5 gennaio del 1066 moriva Edoardo re di Inghilterra e con un colpo a sorpresa, il cognato, Harold Godwinsonconte di Wessex, si fece incoronare, usurpando il legittimo discendente Edgardo Atheling, e gli accordi tra Edoardo e Guglielmo di essere eletto successore in caso di discendenze indirette.

Guglielmo, appena apprese la notizia, inviò messaggeri in Inghilterra per ricordare allo stesso Aroldo la sottomissione avvenuta nel 1051 e poi in tutta Europa per denunciarne lo spergiuro. Con l’approvazione di Papa Alessandro II, progettò l’invasione dell’Inghilterra. Chiamò alle armi tutti i feudatari raccogliendo circa 2000 cavalieri (di cui 1200 normanni e volontari da tutta Europa), con circa 2500 cavalli, e circa 3000 altri uomini tra arcieri, armigeri a piedi e addetti alle barche da trasporto.

Mentre Guglielmo attendeva condizioni atmosferiche favorevoli, dalla Norvegia giunse re Harald III altro pretendente al trono, che risalendo i fiumi giunse fino a York. Aroldo II dovette spostare di fretta e furia le truppe dal sud dell’Inghilterra dove attendeva Guglielmo. Ci furono cinque giorni di battaglia campale, in cui Harald III stesso morì, e la vittoria indiscussa di Aroldo II ma che ne indebolì le forze.

Ai primi di ottobre Guglielmo riuscì ad imbarcarsi e una volta sbarcato in Britannia prese la città di Hastings che fortificò. Il 14 ottobre ci fu lo scontro tra la cavalleria normanna e la fanteria sassone. Per tutta la giornata la battaglia fu sanguinosa e nonostante la morte di Aroldo II questa si protrasse fino alla sera, quando gli inglesi furono schiacciati dai cavalieri e dagli arcieri normanni.

Nel giro dei cinque giorni successivi Guglielmo giunse a Londra e ne prese possesso eleggendosi sovrano inglese, ponendo fine alla dinastia anglo-sassone.

Guglielmo si adoperò per una politica di conciliazione e confiscò solo i beni di coloro che gli si opposero con le armi, mentre coloro che erano rimasti neutrali o si erano schierati con lui, mantennero titolo e proprietà. Lasciato il governo degli affari inglesi a suo fratellastro, Oddone, vescovo di Bayeux, nel marzo del 1067 tornò in Normandia accompagnato da Edgardo Aetheling, Edwin, Morcar e altri nobili e il tesoro depredato in Inghilterra. Gli anni successivi furono di continue lotte per consolidare il potere in Inghilterra quanto in Francia. L’enorme potere conquistato, mise Guglielmo in cattiva luce nei confronti del monarca francese Filippo I che aizzò Roberto, primogenito, contro il padre. Solo nel 1071 i due si riconciliarono, ma fu solo una pace parziale. Per anni la discendenza di Guglielmo si rivoltò al padre, fomentata da più parti, rendendo gli ultimi anni di questo sovrano amari. Poco prima che morisse Gugliemo il Conquistatore dispose che il figlio primogenito, Roberto, ottenesse il titolo di duca di Normandia, mentre il regno d’Inghilterra andasse al secondogenito, Guglielmo II il Rosso che dimostro nella sua vita di essere come il padre, non solo di nome. Da questo momento la dinastia inglese è legata alla Francia tra successioni legittime e pretese che spingeranno le due nazioni alla guerra dei cent’anni (1337 e 1453).

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